[X-POST] MAI PROVATO COL NASO?

Per utenti iPhone residenti nelle zone veramente fredde del pianeta, quelle zone in cui non ti toglieresti mai i guanti, ma in cui forse faresti molto, ma molto meglio, a comprare dei guanti adatti alla digitazione su iPhone, dicevo, in quelle zone, nonostante i fischi e gli insulti, gli sfotto’ e i cori dei bontemponi, bhé da oggi in quelle zone si può tappare sullo schermo con naso. Vabbé dai, andiamo oltre. Per eventuali interessati, l’acquisto crucco costa 0,79€ ed é disponibile qui
Ci tengo a sottolineare, qualora necessario, che questo post non rappresenta una sollecitazione all’acquisto.

Foursquare

Foursquare é un social network basato sulla geolocalizzazione (geotagging) dei propri utenti, disponibile principalmente su piattaforma iOS, Android, Blackberry e PalmOS, che vanta oggi circa due milioni di utenti con una media giornaliera di 15 mila nuovi profili attivati: numeri che lo rendono ancora un socialcoso “di nicchia” ma che la dicono lunga sulla velocità di sviluppo e la forza del progetto e che soprattutto sono valsi una recente stima del suo valore di mercato per ca. 80 milioni di dollari. Il suo fondatore, Dennis Crowley, è stato inserito dal MIT (Massachussets Institute of Technology) nella lista dei principali 35 innovatori con meno di 35 anni e viene continuamente corteggiato da colossi del calibro di Facebook e Yahoo, che di recente, ricevendo in cambio un cortese rifiuto, hanno cercato di comprare Foursquare. Questo perché dai dati in esso presenti si possono ricavare le preferenze comportamentali e soprattutto commerciali di milioni di utenti: cosa fanno, dove vanno, dove comprano, quali sono i loro luoghi preferiti e perché: tutti dati che potrebbero rendere in un prossimo futuro Foursquare un innovativo motore di ricerca, per un motivo semplice: l’elemento personale alla base della socializzazione rende l’informazione (ad esempio il commento su un hotel) assai credibile agli occhi dei lettori che, nelle loro successive scelte di natura commerciale, potrebbero ragionevolmente essere condizionati dal peso delle precedenti scelte dei loro amici. Insomma, molto più che uno spot.

Più nel dettaglio de tipo “how to do”, dopo la registrazione, si potrà verificare l’elenco dei luoghi d’interesse disponibili nella zona in cui ci si trova, aggiungendone anche degli altri, e da qui si potrà effettuare il “check-in” in uno di questi, ovvero comunicare al resto della community che stiamo entrando in un determinato posto: edicole, supermercati, musei, ristoranti, banche, uffici di ogni genere, e tanto altro. Con l’utilizzo si accumulano punti e questi assegnano titoli di vario genere, come “super user” ad esempio, oltre a permetterci di diventare i “mayor” dei posti che frequentiamo. Nell’eseguire il check-in potremo associare un commento al posto in cui siamo (ad es: sono al bar del piffero, e i cornetti cono davvero buoni) condividendolo anche su twitter o facebook, raggiungendo in tal modo anche i nostri contatti presenti su altre piattaforme e aggirando la (statisticamente) scarsa diffusione di Foursqare (lo ripetiamo, circa due milioni di utenti, contro i circa 500 milioni di Facebook, ad esempio), che al momento non gli permette di essere un fenomeno mondiale assolutamente rilevante.

Io? Continuo ad usarlo con soddisfazione e piacere, sicuro dei futuri sviluppi della piattaforma e della sua diffusione fra gli utenti…del resto 15 mila profili medi giornalieri sono un bel punto di partenza, no? Anche in Foursquare si manifesta pertanto la nostra anima social, considerato che con l’utilizzo potremo anche verificare la posizione attuale dei nostri amici e incontrarci con loro…o mancare per poco un incontro, come é successo questa mattina ad Andrea e me!!!

un’Opera mini? non troppo direi…

Finalmente il browser Opera in versione mini per iPhone é stato approvato da Apple ed é ora disponibile per il download gratuito sull’Apple Store a questo link. Premesso che devo ancora installarlo, confermo la mia opinione: maggiori modalità di accesso al web uguale maggior democrazia e cultura informatica per tutti.

13 applicazioni per trasformare iPhone in una blogging machine.

A giudicare da come i servizi web stiano diventando, ad oggi, sempre più sfaccettati e multifunzionali, particolarmente nel settore del social networking e social media space, risulta davvero difficile riuscire a stabilire cosa rientri e cosa no in uno specifico segmento di mercato. Ad esempio, riuscire a capire dove inizi il blogging e dove finisca il networking costituisce una zona grigia che, nel corso degli anni, si è ingrandita progressivamente. Le mobile utilities, in particolare, si sono evolute per riuscire ad inglobare feature in grado di portare a compimento più tasks contemporaneamente. In questo senso, nulla è in grado di esemplificare meglio questa considerazione quanto la quantità di applicazioni che, attualmente, siamo in grado di trovare sull’AppStore, dove il numero di download quotidiani da parte di utenti iPhone (ed in via leggermente inferiore iPod Touch) cresce di settimana in settimana.

Il nostro obbiettivo sarà quello di concentrarsi sulle applicazioni in grado di assicurare la migliore esperienza di blogging in tutte le sue possibili articolazioni che siano via 3G, Wi-Fi, GPS etc.

Blogging Old Style

Se prendiamo in considerazione il core del mondo blog ci sono alcune piattaforme che supportano alcuni specifici ambienti di lavoro, in taluni casi tramite prodotti gratuiti. WordPress, TypePad, Blogger, LiveSpaces sono solo alcuni dei primi nomi che vengono alla memoria. Ma di questi, soltanto due, attualmente, sono presenti in AppStore con applicazioni native. Si tratta di TypePad e WordPress.

WordPress (che, lo ricordiamo, è l’ambiente di sviluppo di questo blog, che viene spesso alimentato tramite l’omonima app per iPhone) ha rilasciato la propria app qualche tempo dopo TypePad. Entrambe le applicazioni, sino ad oggi, hanno goduto di buona fama, e, in tutta onestà, non poteva essere diversamente. Entrambe consentono di gestire i comuni task dell’attività di blogging ed entrambe consentono di uploadare immagini tramite una library o acquisire nuove foto tramite l’onboard camera dell’iPhone. Inutile dire che, delle due contendenti, PressPlayOnTape ha scelto WordPress; ma, come detto, la scelta è, per la verità, “imposta” dalla piattaforma sulla quale si decide di hostare il blog, tenuto conto del fatto che si tratti, in ambedue i casi, di ottime applicazioni.

Microblogging

Il reame del microblogging è caratterizzato da una quantità smodata di possibilità. Tanto per iniziare possiamo trovare delle applicazioni specifiche per Twitter: Twitterific, free ed adsupported per utilizzo base, ovvero a pagamento per la versione premium; Twittelator ed infine Twinkle.

Nella mia esperienza, condita da alcuni feedback ricevuti da altri utenti, Twitterific si è rivelata la scelta più adeguata, dal momento che prevede l’ulteriore, graditissima, feature di un browser interno. Se siete soliti cliccare i tiny url dei vostri amici, si tratta davvero di una risorsa fondamentale. E, nei miei test, si è rivelata alquanto affidabile dal momento che permette di evitare di esportare in Safari tutto quello che può essere gestito direttamente in app: il programma consente di leggere la webpage senza dover procedere al solito gioco di apri&chiudi applicazioni e task, potendo gestire il tutto tramite la comoda interfaccia dell’applicazione.

Twinkle è sicuramente appagante per la vista e consente di imbastire chat con altri utenti alquanto velocemente, dal momento che prevede un’apposita finestra. Ma l’applicazione crasha con una frequenza eccessiva per consentire una fruizione “pulita” dell’esperienza Twitter.

Multiuso

Qui entriamo nel terreno delle preferenze personali, senza se e senza ma. Alcune applicazioni sono in grado di connettersi ad un serie di servizi per un’attività di posting sincronizzata. Altre consentono di soddisfare le nostre pretese di photobloggers. Alcune consentono di mantenere vivi i contatti con i propri amici, fare un minimo di microblogging e duplicare i vari “ciao come stai” su Twitter. Eh sì, perchè prima o poi Twitter salta sempre fuori, come una moneta falsa. Senza porre ulteriore tempo in mezzo ecco alcune proposte, così come vengono senza un ordine preciso.

LifeCast: consente di organizzare la propria agenda di eventi con un certo accento fashion. Si tratta di un programma con interfaccia multilanguage in grado di interfacciarsi con Blogger. La stessa cosa è possibile con Tumblr. Ovviamente il geotagging è parte integrante del menu.

Bluepulse: di certo non rappresenta l’app del mio cuore, ma in molti si sono detti soddisfatti delle feature offerte. Di fatto, se cercate qualcosa di twitteroso (con una connessione a Twitter) in grado di creare delle liste di distribuzione dei vostri post in luogo di una megafonica comunicazione a tutti i vostri contatti del vostro status, questa è l’app che fa al caso vostro. Il layout dell’applicazione non è da colpo di fulmine; in realtà sembra fatto apposta per consentire agli utenti Blupulse su pc/mac di sentirsi più a proprio agio nel momento dello switch su mobile device.

ShoZu: se dovessimo descrivere questa app con una sola parola, questa dovrebbe essere “stupefacente”. Basta guardare la lista dei servizi supportati da ShoZu per capire di cosa si tratta. E’ una sorta di coltellino svizzero della social interaction, dal momento che permette di interfacciarsi con Blogger, Flickr, Facebook, Photobucket ed è in grado di aggiungere ulteriori servizi.

Pownce: nonostante quanto affermato dai programmatori, in questo caso non siamo molto lontani da una ben fatta skin di Twitter. Il sapore è quello tipico del “vorrei ma non posso”. Se proprio la volete sull’iPhone, il download è sempre disponibile.

Kyte: il photo blogging mobile è una gran cosa non v’è dubbio. Ma se proprio volete spaccare, dovete passare al mobile slideshow blogging. Kyte lo rende possibile. Per fare qualcosa di veramente carino (cioè creare, di fatto, un canale di trasmissione del vostro lavoro,  proprio come se postasse un video su YouTube) dovete perderci un pò di tempo. Ma ne vale davvero la pena.

Clowdy Photo Blogger: il nome dice tutto. Vi consente, tra le altre cose, di poter vedere foto scattate “vicino a te” (geotagging a manetta). Un certo numero di app presenti nell’AppStore vi consente di fare lo stesso, ma questa app si concentra esclusivamente sul discorso foto. E’ leggera (0.1 MB) ed è free.

Graffitio: il concetto è lo stesso di Clowdy ma è text based. Il miglior modo di descrivere questa app è fare un esempio. Diciamo che siamo al ristorante. Possiamo guardare su Graffitio se è stata creata una bacheca del posto in cui mangiamo (in puro stile Facebook). Se è così possiamo postare un messaggio pubblico su quel wall. Se un wall non è stato creato, possiamo farlo noi. Se più persone condividono questo esperimento e visitano regolarmente più locations, inizia a diventare qualcosa di interessante.

Facebook: no comment.

Spiderman, tu sei l’Uomo Ragno…ed a causa tua mi comprerò iPad!

Questa mattina, nel consueto tour domenicale dell’AppStore, ho intravisto una applicazione davvero degna di nota: si tratta di Marvel Comics, app grazie alla quale è possibile acquistare (tramite iTunes) e leggere i fumetti delle principali testate Marvel (Uomo Ragno, X-Men, Iron Man, Hulk, Thor, I Fantastici 4…devo proseguire?). L’applicazione ha le stesse modalità di funzionamento della più nota e precedente Digicomics di Disney; fondamentalmente, ed in maniera del tutto riduttiva, si tratta di un visualizzatore di file univocamente destinato a consentire all’utente di “sfogliare” un fumetto Marvel. Sfogliare, tuttavia, non appare del tutto esatto come termine di definizione: attraverso il multitouch dei dispositivi Apple, è possibile non solo girare pagina durante la lettura ma isolare la singola tavola e, in maniera ancora più dettagliata, il singolo riquadro che vogliamo leggere. Non solo: una volta isolato il riquadro è possibile navigare nel resto del fumetto procedendo di riquadro in riquadro in una sorta di versione “lente di ingrandimento” utile per coloro che vogliono apprezzare appieno il lavoro dei disegnatori gustando ogni singolo dettaglio grafico. L’applicazione è disponibile per iPhone e per iPad (udite, udite). Eh sì, contestualmente al lancio della tavola della legge di Jobs, è finalmente disponibile anche iTunes versione 9.1, finalmente in grado di consentire l’acquisto ed il download di ebooks e contenuti analoghi. Inutile dire che lo schermo di iPad si presta perfettamente a questo tipo di programmi ed alla fruizione di libri digitali ed informazione, data la sua peculiare fisionomia e le sue dinamiche hardware&software.

Jobs l’ha detto chiaramente, in pubblico e in privato: l’editoria potrà salvarsi dalla progressiva riduzione del numero dei lettori usando iPad. Un monito che sembra ancora in corso di elaborazione (soprattutto da questa parte dell’oceano) anche forse, in attesa di capire quale sarà il successo del tablet di Cupertino; non sono però pochi neppure coloro che hanno raccolto la sfida e hanno lanciato o si apprestano a lanciare applicazioni per iPad che hanno il solo scopo di tradurre in digitale quel che è sempre stato della carta.

I giornalisti di Macitynet hanno dato un’occhiata al programma restando davvero impressionati non solo per la qualità tecnica dell’applicazione, ma dall’eccezionale qualità di quella che potremmo definire l’infrastruttura messa a disposizione da Apple. iTunes sembra davvero essere la soluzione per la distribuzione di questo tipo di contenuti che si adattano benissimo al formato digitale e anche al sistema di vendita con anteprime, trame in sintesi e acquisto "in app purchase". Ma se Marvel Comics vince è anche e soprattutto per merito di iPad. Il suo schermo da quasi dieci pollici, al contrario di quello di iPhone, è l’ideale per leggere un fumetto, la qualità del display è eccezionale per definizione e nitidezza, la possibilità di zoomare, l’uso in modalità orizzontale e verificare sono tutti fattori che potrebbero portare la piattaforma intera di Apple a rappresentare un sistema alternativo e forse addirittura sostitutivo in diverse situazioni rispetto alla stampa su carta.

Resta ora da vedere quanto velocemente gli editori di fumetti riusciranno a comprendere come adeguarsi a questo nuovo scenario, quando velocemente riusciranno a capirne le potenzialità e quanto saranno determinati nello spingere una modalità che rappresenta, anche economicamente, qualche cosa di davvero rivoluzionario.

Di seguito troverete due video: il primo è una completa recensione video di TechTechManTv dell’app di cui abbiamo detto in questo articolo (solo versione iPhone); il secondo è una clip ufficiale che mostra le principali feature della versione iPad.

 

 

Ping!

Ping! é un software di messaggistica istantanea, disponibile per iPhone, iPod Touch e a breve, si presume, anche iPad ad un prezzo di 0,79€ su AppStore. Dopo una veloce registrazione dei propri dati con la scelta di un nick, da effettuare solo al primo accesso, sarà possibile inviare e ricevere brevi messaggi di testo senza utilizzare il servizio offerto dal nostro provider di telefonia mobile, ma utilizzando la rete dati e quindi non pagando il singolo messaggio ma il minimo flusso dati che questo genera, peraltro indirettamente considerati gli abbonamenti flat dati che utilizziamo. Più nel dettaglio, la scelta del destinatario avviene col nick ed é possibile associare quest’ultimo al contatto in rubrica, cosí da utilizzare il sfw esattamente come faremmo con l’applicativo Messaggi. Inutile dirlo, per me e Andrea Ping! é la forma base della ns comunicazione quotidiana…e da oggi possiamo inviarci anche le foto, considerata la comoda feature aggiuntiva disponibile su AppStore per 0,79€. Must have software! Questo il link al sito del produttore e questo alla pagina Facebook dedicata al software, con ben 14000 ca sostenitori nel mondo. Ping(iamo)???

Roma Bus

Stamattina non avevo voglia del solito duetto treno/metro per andare al lavoro: il timido sole dopo giorni di pioggia mi invitava a prendere il bus evitando di starmene in galleria per quarantacinque minuti. Ho quindi predisposto il tragitto, che per quanto breve si compone di due bus, con l’App Roma Bus per iPhone. Si tratta di una App gratuita dedicata alla rete dei bus nella ns. città, che funziona piuttosto bene non limitandosi solo alla lista dei percorsi ma offrendo un valore aggiunto 2.0: data una fermata, l’App ci dice quali bus passano, fra quanto tempo e, singolarmente, quanto manca e dov’é ora il bus d’interesse, con aggiornamenti veloci e precisi, che ho continuato a seguire anche a bordo scrivendo questo post (ora sono a P.le degli Eroi). Ci sono poi le funzioni di servizio, come la lista dei “preferiti” e delle ricerche “recenti”, utili anch’esse
Di sicuro un’App da installare subito e non rimuovere più, cinque stelle, consigliata a tutti.

Gotcha pro, un antifurto per iPhone

Questa mattina, nella consueta passeggiata nell’AppStore, ho trovato una app decisamente interessante: Gotcha Pro. Si tratta di un antifurto per iPhone. Per essere più precisi è un software che, opportunamente settato, produce un suono di allarme nel momento in cui l’iPhone viene toccato/spostato dalla sua ultima collocazione. La configurazione del programma è sufficientemente intuitiva; una prima scheda, Settings, consente di impostare le caratteristiche principali del nostro allarma (suono, durata, vibrazione, sequenza di “innesto”, ritardo di entrata, sensibilità). La seconda scheda, Messages, consente di configurare il sistema per inviare una mail contenente l’attuale posizione del nostro iPhone. Non contenti di poter, di fatto, dar luogo ad un geotagging dell’eventuale furto subito, i programmatori hanno inserito una feature che permette di postare la posizione dell’iPhone su twitter. La terza scheda, Logfile, permette di consultare ed impostare il file di log contenente gli eventi più rilevanti registrati dal sistema. Infine la scheda HowTo permette di consultare un pratico e ben scritto help online. Inutile dire che coloro che fanno dell’iPhone una religione troveranno in questa app un valido aiuto nello scongiurare eventuali furti/dimenticanze del proprio beneamato device oltre alla possibilità di mettere in piedi qualche scherzo ben congegnato. Thums up!